Prima fase del Risorgimento
La Carboneria e i suoi moti insurrezionali
La prima fase del Risorgimento si dice settaria e costituzionalista scopi sono quelli di ottenere una costituzione elargita da un monarca restaurato con i seguenti mezzi:
• 1. Società segrete cospirative, la maggiore delle quali fu la Carboneria;
• 2. Insurrezioni militari.Gli eventi che caratterizzarono questa fase furono tre:
• 1. Il primo per cui, sulla spinta della rivolta militare spagnola di Cadice che ottiene la Costituzione, scoppia il Moto di Napoli del 1820 condotto dagli ufficiali della Carboneria Morelli e Silvati che costringe il re borbone Ferdinando I a concedere la Costituzione.
2. Vi è poi il il Moto del Piemonte del 1821 per cui, a seguito dell’ammutinamento di reparti dell’esercito, re Vittorio Emanuele I abdica in favore del fratello Carlo Felice, ma - in sua assenza - diventa reggente il principe Carlo Alberto che - di simpatie liberali - si impegna a concedere la Costituzione, ma viene sconfessato dallo zio che rientrato in Piemonte reprime la rivolta.
• 3. Abbiamo infine Moto di Modena del 1831 dove un esponente della borghesia imprenditoriale, Ciro Menotti, si accordò con il duca di Modena Francesco IV d’Este per dare vita ad un moto liberale, ma, dinanzi all’opposizione austriaca, con un voltafaccia, il duca fece arrestare Menotti per cui anche questa iniziativa fallì.
Seconda fase del Risorgimento
Mazzini e la Giovane Italia
La seconda fase del Risorgimento si dice mazziniana democratica e insurrezionale in quanto progettata dal grande patriota democratico genovese Giuseppe Mazzini.
Animato da una concezione rousseauiana di nazione, egli riteneva che il popolo dovesse farsi protagonista della liberazione nazionale attraverso iniziative armate.
SCOPI del progetto mazziniano erano quelli di un’Italia unita e indipendente, con un superamento quindi dell’equilibrio sancito a Vienna, e costituita in uno Stato repubblicano con un superamento, dunque, degli assetti politici restaurativi in favore della nascita nel nostro Paese della modernità politica.
I MEZZI con cui si sarebbero dovuti conseguire tali scopi erano:
• primo, la costituzione di una società segreta nelle persone, ma pubblica nelle finalità;
• secondo, l’organizzazione di insurrezioni armate da parte di un’avanguardia patriottica miranti a sollecitare la sollevazione di tutto popolo italiano.
• primo, la costituzione di una società segreta nelle persone, ma pubblica nelle finalità;
• secondo, l’organizzazione di insurrezioni armate da parte di un’avanguardia patriottica miranti a sollecitare la sollevazione di tutto popolo italiano.
1 - I MOTI DELLA GIOVANE ITALIA
• 1833: congiura nel Regno di Sardegna;
• 1834: insurrezione nella Savoia e a Genova;
• 1843 e 45: insurrezioni nelle Legazioni pontificie e a Rimini;
• 1844: spedizione in Calabria dei fratelli Bandiera;
• 1857: spedizione di Sapri di Carlo Pisacane.
La Repubblica romana del 1849
Accanto ai moti della Giovane Italia va posto il grande episodio della Repubblica romana fondata nel 1849 che fu governata dal triunvirato di Mazzini, Saffi e Armellini e durante la quale venne scritta la prima Costituzione democratica italiana: la Repubblica crollò rapidamente per l’intervento francese a difesa del papa, nonostante la sua strenua difesa da parte di un manipolo di volontari organizzata da Giuseppe Garibaldi (Nizza, 4 luglio 1807 – Isola di Caprera, 2 giugno 1882) sul Gianicolo.
Video 3: Carboneria, Giovane Italia e Repubblica Romana
Nessun commento:
Posta un commento