La IV Fase del Risorgimento
Diplomatico militare
Cavour
La quarta fase del Risorgimento vede protagonista re Vittorio Emanuele II (1820 - 1878) che, succeduto al trono di Carlo Alberto nel 1849, mantiene in Piemonte lo Statuto albertino concesso dal padre nel 1848 e chiama nel 1852 al governo del Paese Camillo Benso conte di Cavour (1810 - 1861) di idee liberali e liberiste, che si adopera per fare del Regno sabaudo uno Stato ed una società moderni.
Lo SCOPO del progetto cavourriano è quello di fare dell’Italia uno Stato confederato sotto la direzione dei Savoia per cui la penisola sarebbe dovuta risultare divisa in tre compagini statali.
Lo SCOPO del progetto cavourriano è quello di fare dell’Italia uno Stato confederato sotto la direzione dei Savoia per cui la penisola sarebbe dovuta risultare divisa in tre compagini statali.
Gli atti di Cavour volti a realizzare tale progetto furono:
1. un’azione politica tendente a fare del Piemonte una moderna potenza di medio rango. Perciò: a – contrasse alla Camera un’alleanza detta connubio tra il centro destra ed il centro sinistra che stabilizzasse il suo governo; b - fece prevalere un’interpretazione parlamentare dello Statuto albertino;
2. un’azione diplomatica con lo scopo sia di pubblicizzare la questione italiana in Europa, sia di realizzare un’alleanza politico militare con la Francia in vista di una guerra vincente contro l’Austria, che il Piemonte non poteva condurre da solo;
3. ancora un’azione politica volta a tessere un’alleanza con le forze democratiche italiane: ed è perciò che dal 1857 si forma la Società nazionale, cioè il partito unito dei democratici sotto la direzione di Manin e Farina.
1. un’azione politica tendente a fare del Piemonte una moderna potenza di medio rango. Perciò: a – contrasse alla Camera un’alleanza detta connubio tra il centro destra ed il centro sinistra che stabilizzasse il suo governo; b - fece prevalere un’interpretazione parlamentare dello Statuto albertino;
2. un’azione diplomatica con lo scopo sia di pubblicizzare la questione italiana in Europa, sia di realizzare un’alleanza politico militare con la Francia in vista di una guerra vincente contro l’Austria, che il Piemonte non poteva condurre da solo;
3. ancora un’azione politica volta a tessere un’alleanza con le forze democratiche italiane: ed è perciò che dal 1857 si forma la Società nazionale, cioè il partito unito dei democratici sotto la direzione di Manin e Farina.
La II Guerra d’indipendenza
Battaglia di San Martino
Il 26 aprile del 1859 inizia la II guerra d’indipendenza che terminerà il 12 luglio dello stesso anno.
Le truppe franco-piemontesi risultano vittoriose nelle decisive, ma sanguinose battaglie di Magenta, Solferino e San Martino (mentre i Cacciatori delle Alpi vincono a Varese e a San Fermo); ora, sia per l’alto numero delle perdite francesi, che per le sollevazioni di Parma, Modena, Emilia-Romagna e Toscana le cui popolazioni reclamano l’annessione al Piemonte vanificando gli accordi di Plombiéres, Napoleone III decide di interrompere la guerra prima della conquista del Veneto e firma l’armistizio di Villafranca (12 luglio) con gli austriaci; poi, in base alla pace di Zurigo (10-11 novembre 1859), egli riceve la Lombardia che cede al Regno di Sardegna ricevendone in compenso Nizza e la Savoia.
A seguito dell’armistizio il Piemonte, non potendo proseguire da solo la guerra, è costretto a porre fine alle ostilità; Cavour, a causa di questo parziale fallimento del suo progetto (che prevedeva anche la conquista del Veneto), rassegna le dimissioni dal governo, ma torna al potere dal 21 gennaio 1860.
Il progetto diplomatico militare di Cavour ha, dunque, ottenuto un successo molto parziale.
Il progetto diplomatico militare di Cavour ha, dunque, ottenuto un successo molto parziale.
Video 5: Il progetto politico di Cavour e la Seconda guerra d'Indipendenza
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