Una pace acuminata
Con
queste parole scritte nell'autunno del 1919 Keynes conclude la sua
analisi critica delle conseguenze disastrose per il futuro europeo di
una pace vendicativa imposta alla Germania dagli Alleati vittoriosi.
Il destino europeo sembra essere ormai nelle mani di quelle che
Keynes definisce le “correnti
nascoste”
o (con
termini
stranamente hegeliani
per un liberale britannico)
la “Volontà Immanente”
della
storia,
piuttosto che in un'attività politica cosciente, anche se contro
quelle “correnti” non può fare a meno di chiamare in campo - in
modo tanto
vagamente patetico, quanto
contraddittorio - le “forze dell'educazione”, cioè le virtù illuministiche del gentleman.
In ultimo a Keynes non resta che ricordare il magnifico verso di Shelley: «they know not what they do.»
È
una vera
fortuna che ai giorni nostri il periodo buio di cui ci parla questo
grande osservatore sia acqua passata e che il verso di
Shelley
non ci riguardi più.
Un'immagine dell'Europa?
[J.
M. Keynes Le conseguenze economiche della pace,
trad. it. di F. Salvatorelli, Adelphi, Milano 2007, pp. 232-233; il
riferimento alla “Volontà Immanente” è a p. 189].
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