sabato 8 febbraio 2014

Le conseguenze economiche della pace secondo Keynes o la ricostruzione di ciò che accade quando si spaccia per eterno ciò che è solo storico



Il significato più profondo del libro di Keynes Le conseguenze economiche della pace consiste, secondo noi, in una splendida analisi in cui si spiega come mai, interi popoli, o gruppi sociali, o anche solo individui, badando unicamente al proprio tornaconto, spacciano ogni volta per eternità economica quella che è solo figlia di momentanee circostanze storiche. In questo senso è un'opera che riveste un grande valore critico nei confronti del mondo attuale, è cioè in grado di gettare luce sulla penombra che sta oggi invadendo la nostra vita.

 
 
 
Ecco come inizia il libro, frutto, come si sa, della partecipazione di John Maynard Keynes alla conferenza di pace di Versailles nel 1919 in veste di delegato del ministero del tesoro britannico: «La capacità di abituarsi alle circostanze è un tratto spiccato del genere umano. Ben pochi di noi si rendono conto appieno del carattere fortemente insolito, instabile, complicato, incerto, temporaneo dell'organizzazione economica con cui l'Europa occidentale è vissuta nell'ultimo mezzo secolo. Consideriamo naturali, permanenti, sicuri, alcuni dei più singolari e temporanei nostri vantaggi recenti e ci regoliamo nei nostri piani di conseguenza. Su questa base precaria e ingannevole progettiamo miglioramenti sociali e allestiamo piattaforme politiche, coltiviamo le nostre animosità e le nostre particolari ambizioni, e pensiamo di disporre di un margine bastante per fomentare, anziché mitigare, il conflitto civile nella famiglia europea. Spinto da folli illusioni e da temeraria tracotanza, il popolo tedesco ha scardinato le fondamenta sulle quali tutti vivevamo e costruivamo. Ma i rappresentanti dei popoli francese e britannico si sono messi a rischio di completare l'opera rovinosa cominciata dalla Germania, con una pace che se mandata a effetto non può che danneggiare ulteriormente, quando avrebbe potuto restaurare, la delicata e complessa organizzazione, già scossa e devastata dalla guerra, mediante la quale soltanto i popoli europei possono vivere e lavorare» [J. M. Keynes, Le conseguenze economiche della pace, trad. it. di F. Salvatorelli, Adelphi, Milano 2007, pp. 17-18).
 
John Maynard Keynes



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