sabato 1 giugno 2013

Il coraggio dell'inumano: "Bagatelle per un massacro" di L. F. Céline

Il volto inumano dell'uomo... Già... Questo volto... Chi mai avrà il coraggio, il fegato di mostrarlo? Di rappresentarlo? Non è meglio, almeno più facile, far finta di niente e fare gli umani. Fingere di essere buoni, socievoli, simpatici, ragionevoli... Adottare il motto: "Il cancro? Che volete che sia? Solo un fraintendimento... Una bella dormita e passa tutto". E questo vale per Auschwitz, Hiroshima, gli stupri etnici e quelli perpetrati solo per divertimento, Disneyland, McDonald, i suicidi dei nuovi poveri (che poi sono sempre gli stessi imbecilli da ventimila anni), ecc. ecc. Puah... Sempre con questa preistoria! Basta... Su... Tutti in marcia per il progresso... Meno male che c'è stato qualcuno che ha preso il gattaccio per il collo e, a rischio di farsi graffiare, ha rappresentato così come dev'essere il lato feroce, animalesco, inumano di questa bestia presuntuosa... Penso a Céline e alle sue "Bagatelle per un massacro"... Eccone il ghiotto inizio: "Il mondo è pieno di gente che si dice raffinata e che poi non è, ve l'assicuro, raffinata neanche tanto così. Io, servitor vostro, credo davvero di esserlo, un raffinato! Sputato! Autenticamente raffinato. Fino a poco tempo fa, facevo fatica ad ammetterlo... Resistevo... E poi un giorno mi sono arreso... Al diavolo!... Però sono un po' infastidito dalla mia raffinatezza... Cosa si finirà per dire? Pretendere? Insinuare? Un vero raffinato, raffinato per diritto, per costume, garantito, di solito deve scrivere almeno come il sig. Gide, il sig. Vanderem, il sig. Benda, il sig. Duhamel, la signora Colette, la signora Femina, la signora Valéry, i « Théâtres Français »... sdilinquirsi sulla sfumatura... Mallarmé, Bergson, Alain... spompinarsi l'aggettivo... goncourtizzare... cristo! Inculare le mosche, frenetizzare l'Insignificante, cinguettare in pompa magna, pavoneggiarsi, chicchirichire ai microfoni... Rivelare i miei « dischi preferiti »... i miei progetti di conferenze... Potrei, potrei certamente diventarlo anch'io, un vero stilista, un accademico « pertinente ». È una questione di lavoro, un'applicazione di mesi... forse di anni... Si può ottenere tutto come dice il proverbio spagnolo: « Molta vaselina, tanta pazienza, e l'elefante s'incula la formica ». Ma sono ormai troppo vecchio, troppo incancrenito, troppo incarognito sulla maledetta strada del raffinamento spontaneo... dopo una dura carriera di « duro fra i duri » per ritornare indietro ora! e andare anche a concorrere per la libera docenza di trine e merletti! Impossibile! Il dramma sta qui". "Bagatelle per un massacro" di L. F. Céline (trad. Pontiggia) Céline e il gatto

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